Nella tarda serata di ieri, su delega della Procura della Repubblica di Catania, personale della Squadra Mobile e del Commissariato Sezionale Borgo Ognina ha dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misura coercitiva, emessa in data 25.6.2014 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, traendo in arresto:
– C.L.;
– C.A. per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari,
in quanto ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di detenzione, porto illegale di arma comune da sparo, lesioni personali e danneggiamento.
​Alla fine del decorso mese di marzo la centralissima via Asiago diveniva teatro di un inquietante fenomeno: diversi ignari cittadini venivano colpiti da pallini, verosimilmente un fucile ad aria compressa.

Il ripetersi dei ferimenti creava un notevole allarme sociale nella cittadinanza che manifestava seria preoccupazione a transitare dalla citata arteria cittadina.
Venivano avviate, pertanto, mirate indagini, svolte anche con l’ausilio di esperti della Polizia Scientifica – Reparto Balistica – i quali supportavano gli investigatori dei citati uffici ad individuare l’esatta traiettoria dei colpi – che consentiva l’individuazione dell’appartamento da cui erano stati esplosi i colpi di arma da fuoco nella disponibilità di C.A. – verificando, che i pallini provenivano da una carabina che era stata appositamente modificata, proprio per raggiungere lo scopo di cagionare danni a persone o cose.
Le intercettazioni contestualmente autorizzate dalla Procura della Repubblica di Catania costituivano la cartina di tornasole degli iniziali accertamenti di p.g., consentendo di acquisire inequivocabili elementi di responsabilità nei confronti degli indagati.

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In particolare, il ruolo di C.A. si profilava di supporto al progetto criminoso del C.L, proprietario dell’arma e promotore [sociallocker]della condotta delittuosa, oltre che materiale esecutore dell’esplosione dei colpi di fucile, eseguita con tecnica da cecchino, poiché diretta ad attingere da postazione protetta gli ignari passanti, così diffondendo il panico fra gli abitanti del quartiere.
Le investigazioni permettevano di appurare le responsabilità dei predetti C.L. e C.A. in ordine al ferimento di quattro ignari passanti, e segnatamente:
•​un uomo al quale cagionavano lesioni personali consistite in una ferita all’altezza dell’orecchio destro, in quanto attinto da un pallino di piombo in data 31 marzo 2014;
•​una donna alla quale cagionavano lesioni personali consistite in “ferita al cuoio capelluto in sede posteriore parietale destra” giudicata guaribile in gg.15, in quanto attinta da un pallino in data 2 aprile 2014;
•​un uomo, al quale cagionavano lesioni personali consistite in “trauma contusivo tempo parietale sinistro” giudicato guaribile in gg.7, in quanto attinto da un pallino in data 2 aprile 2014;
•​una donna, alla quale cagionavano una “ferita d’arma da fuoco dorsale destra” giudicata guaribile in gg.10, in quanto attinta da un pallino in data 2 aprile 2014.
Ai 2 arrestati, inoltre, venivano contestati il tentato ferimento di un individuo, commesso l’1 aprile 2014, nonché i danneggiamenti ad alcuni immobili, tra cui la sede della locale Avvocatura dello Stato, della quale veniva infranto il vetro di una finestra, commesso in data 3 aprile 2014.
Espletate le formalità di rito, C.L. è stato associato presso il carcere di “Piazza Lanza” mentre C.A. è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G.

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