Di Dario Valmori– Il suo manifesto politico, ce lo canta e ce lo suona Michele Salvemini, classe 1973, in arte  Caparezza, in occasione della tappa catanese del suo Museica Tour 2014, la prima delle due date siciliane previste, insieme a quella di Palermo. La serie di concerti, in programma in Italia fino al 30 di Agosto e che toccherà ad Ottobre importanti città europee – Barcellona, Parigi, Bruxelles e Londra ­ celebra l’ultimo lavoro dell’artista di Molfetta, l’album Museica, pubblicato il 22 aprile scorso e già Disco D’Oro-

Museica 2014 S.B.
Museica 2014 S.B.

Ed e’ proprio Caparezza, dalla cornice della Villa Bellini di Catania, che ci accompagna in quella che appare fin dai primi istanti una visita guidata tra i corridoi del suo “museo musicale” dove, per sua stessa ammissione, ogni brano trae ispirazione e vuole celebrare un’opera pittorica, ed insieme ad essa un artista.

Opere di Goya, Francis Bacon, Van Gogh, Giotto, Warhol e numerosi altri sono le citazioni disseminate nei testi proposti all’ascoltatore, a delineare un progetto ambizioso, uno spettacolo d’arte varia nel senso proprio del termine, un Cafè­chantant in cui il cantato si alterna all’arte di strada, a momenti teatrali e circensi, come quello in cui il cantante ingaggia una corrida con il toro della Guernica, per schierarsi, in ultimo e come sempre, “dalla parte del toro”.

Generoso l’artista, con due ore dense, nel corso delle quali i brani del nuovo lavoro si alternano a pezzi classici del suo repertorio, sempre apprezzatissimi dal numeroso pubblico di fans. Ottimo il lavoro della band (Salvatore Corrieri alla batteria, Gaetano Camporeale alle tastiere, Alfredo Ferrero alla chitarra e Giovanni Astorino al basso), impeccabile come sempre Diego Perrone,
immancabile seconda voce. Emozionante la dedica finale al ventenne Andrea Scaglione, noto nel messinese per l’impegno politico e l’attività di Dj, che avrebbe dovuto assistere al concerto, del quale aveva già acquistato i biglietti ma che è scomparso poche settimane fa in un tragico incidente. L’artista ha colto l’occasione per sensibilizzare i ragazzi ad una maggiore responsabilità,
evitando di mettersi alla guida dopo aver bevuto.

caparezza - ph. valeria c. giuffrida (1)Tenta di alleggerire i toni, Caparezza: scherza, diverte, si diverte. Ma i testi parlano chiaro, ed anche lui non e’ da meno: “la politica ha stancato anche me”, ammette, “voi giovani meritavate un presente migliore”. Ma l’arte rappresentata veicola un messaggio più che mai politico. E’ ribellione al sistema, all’appiattimento culturale in cui e’ precipitato il bel paese negli ultimi decenni. E’ mezzo per reagire come è sempre stato nei periodi più bui della storia.

Il cantautore lo suggerisce: la Guernica, rappresentazione delle atrocità della guerra civile spagnola, traccia un continuum con Gaza. Punta il dito, Caparezza, come Picasso, quello che all’ambasciatore tedesco Otto Abetz, che davanti alla Guernica gli chiese “È lei che ha fatto questo orrore?” rispose “no, è opera vostra”.

Si ringrazia per la gentile collaborazione  l’organizzazione ” Musica e suoni Managment”

Di admin

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