[themify_box style=”green” ]Spazio aperto ai nostri lettori per opinioni, idee, proposte, suggerimenti, denunce e lamentele su cosa va e cosa non va nella Città dell’Elefante. E’ possibile inviare la propria opinione all’indirizzo Inviaci una mail Qui. Dalle vostre segnalazioni trarremo spunto per accendere i riflettori su Catania.[/themify_box]
LA NUOVA ROTONDA DI P.ZZA GALATEA FIGLIA DEI TANTI CHE NON HANNO VOLUTO O SAPUTO CAMBIARE CATANIA
A cura di Puccio La Rosa
Catania sembra subire ormai da oltre 5 anni un processo di imbarbarimento: caos, sporcizia, degrado, maleducazione, regresso culturale ed etico. Tutto ciò è solo colpa della crisi economica e politica? Questa è la domanda posta su facebook alla vigilia di ferragosto che ha raccolto tanti commenti e tante diverse risposte, e che con il nostro bravo direttore ci ha indotto, con questa nuova “rubrica”, a tentare di aprire una riflessione più ampia che coinvolga i nostri lettori e se sarà possibile la classe dirigente di questa nostra Bella e Trascurata Città. Ognuno potrà manifestare una propria opinione e proposta e confrontarsi con noi e la nostra idea di Catania.
Per aprire questo nostro spazio vogliamo prendere spunto da un fatto, accaduto in questi giorni d’Agosto, l’inaugurazione della rotonda di P.zza Galatea. Una bella rotonda, necessaria da tanto tempo, e che – inseguita dall’allora sindaco Scapagnini nei suoi due mandati, sostenuta dall’amministrazione della Circumetnea gestita dall’Avv. Tafuri e appaltata dall’ex sindaco Stancanelli – è oggi stata inaugurata dal Sindaco Bianco. La cronaca dice 350000 (trecentocinquantamila) Euro costo dell’opera, prato e verde su tutto lo spazio occupato (circa 72 metri lineari), alberi, piante e una bella statua “Lo Stallone Ferito” di Francesco Messina collocata nell’area per impreziosirla e meglio vestirla. Non c’è che dire una nuova opera che dovrebbe valorizzare e migliorare una delle zone commerciali ed eleganti della città. Qualcuno si domanderà perché dovrebbe? Perché la domanda che a noi sembra nasca spontanea (come qualcuno ha spesso sostenuto) è: perché spendere 350.000 euro per una rotonda (bella, grande, forse funzionante per il traffico, ma questo lo dirà il tempo) quando la piazza vicina versa in condizioni disastrose, l’area la sera è invasa di prostitute, clienti e malintenzionati e bambini, famiglie ed anziani non hanno alcun luogo o servizio loro destinato?
La rotonda inaugurata, infatti, seppure ricca di verde, di alberi, di opere d’arte e di luci artistiche, non può per legge (lo dice il Codice della Strada) e per buon senso, essere spazio di aggregazione e/o luogo di svago per i bambini o per gli anziani ( troppo pericoloso pensare di passare del tempo libero in un “isolotto” circondato da auto in movimento!). Ecco perché noi pensiamo che la nuova rotonda di P.zza Galatea sia l’espressione visibile e concreta delle politiche sbagliate del fare passate e presenti, che non vogliono o non sanno cambiare in meglio la nostra città.
Una politica del cambiamento e del saper fare, infatti, avrebbe dovuto comprendere che l’intervento da realizzare sarebbe stato quello di creare una rotonda funzionale e a basso impatto ambientale (magari investendo un sesto della somma spesa) e di destinare le somme restanti ( oltre 200.000 Euro) a migliorare la vicina piazza magari collocando nuove panchine, aree giochi per i bambini, un gazebo per gli anziani, uno spazio delimitato per i nostri amici a quattro zampe e possibilmente un sistema di video sorveglianza che rendesse più sicura la zona.
Una politica insomma rivolta a cambiare la città rendendola più fruibile alle famiglie, agli anziani, ai turisti e alla necessità di offrire ai cittadini, in un periodo di gravissima crisi economica e sociale, un luogo sicuro e bello dedicato all’aggregazione, al tempo libero, alla socializzazione e allo stare insieme ritornando comunità.
Adesso, attendiamo lettere, note, denunce, opinioni diverse, anche dei nostri amministratori se vorranno, per discutere, approfondire, riflettere e con l’aiuto di tutti cambiare in meglio la nostra Catania.
In una città alla fame, buttare soldoni al vento e far perdere ore lavorative ai cittadini in circolo con i loro automezzi come nel caso di piazza Galatea o del Tondo Gioeni, rivela il triste destino che incombe per noi cittadini e per le nostre tasche svuotate dalle pesanti tasse comunali per pagare tali lavori , non certo prioritari come si è tentato di far credere. Non c’è di che vantarsi per avere scelto l’ attuale Giunta.
condivido l’articolo . Bravo Puccio La Rosa, la prego di voler parlare della questione sicurezza a catania.
Carrissimo Puccio Larosa ,io parlo al nome di tutti i residenti del borgo delle magnolie e di buona parte del quartiere san Giorgio ,qui siamo abbandonati da tutto e da tutti ( in primis
l’aministraz.comunale) ci sono tanti problemi e adesso gli elenco
1)La spazzatura e pienissima,nella zona dedtinata a i cassonetti giorno x giorno passano i rom a rovistare tutto ,buttando a terra la spazzatura x poi completare l’ azione dei randaggi ,infatti piu di un mese fa una donna e stata investita da dei rom che sono scappati
2) sicurezza zero ,infatti qia siamo minacciati dalle macchime che vanno a forte velocita e da diversi campi ( abusivi) di rom infatti alcune case sono state scassinate
3)la zona e invada da randaggi abbiamo paura x i bambini
4)una linea sola che fa san giorgio e borgo magnolie ( a volte aspettiamo autobus x varie ore perdendo ore di lavoro e euro)
4) poi in via biaggio pecorino eviale san teodoro,ci sono tre palazzi abbandonati (quasi completi) che si potrebbero restaurare e darle a tante persone senza casa e sfrattati
Ce ne sono tanti problemi a ct ma x mela priorita non stava nel spendere 350 mila euro x una rotatoria li si poteva fare qualcosa con molto di meno e pensare un po alla periferia poveri moi che paghiamo le tasse carrissime soa di spazzatura che di altro che in un periodo di crisi come questo il signor sindaco e tutta laministrazione hanno deciso do portare a i massimi livelli e vuole sempre aumentare ma va….
Scusate gli errori ma ho scritto da un telefono