L’Assessore, “Se si volessero ridurre gli oneri alle famiglie con figli, si dovrà scegliere a chi far pagare la maggiorazione: pensionati  o chi possiede case popolari, per le quali l’esenzione è totale

 

F. Parisi Uil
F. Parisi Uil

L’assessore al Bilancio del Comune di Catania Giuseppe Girlando, ha commentato con una nota le dichiarazioni del segretario provinciale della Uil Fortunato Parisi sulla Tasi.

“Certe affermazioni – scrive Girlando – possono essere in partegiustificate dal fatto che Parisi è stato eletto segretario della Uil soltanto nel giugno scorso ma dovrebbe ricordare quanto avvenuto negli ultimi tredici anni a Catania tra buchi di bilancio e Piani di rientro. Come Parisi stesso ha ricordato c’è stato uno ‘sforzo di risanamento economico che impone scelte obbligate all’Amministrazione locale’, ma occorre ricordare che, dopo lo stato di pre-dissesto proclamato dalla precedente Amministrazione, per legge occorre portare tutte le tasse al massimo. E per dieci anni”.

“Preoccupa, dunque – continua la nota – che non ci sia consapevolezza dello stato di grave crisi che il Comune ancora attraversa e che, in presenza di nuove riduzioni dei trasferimenti statali e regionali, il prossimo anno potrebbe persino comportare drastici tagli nei servizi erogati.  Va poi  ricordato al segretario Uil che a deciderequali detrazioni applicare a Catania sono stati gli stessi Catanesi attraverso quel Consiglio comunale che li rappresenta e che ha agito con grandissimo equilibrio e senso di responsabilità”.

“Per carità – aggiunge l’Assessore -, miglioramenti sono sempre possibili, ma se proponiamo riduzioni per certe categorie, bisogna attenersi al principio della parità di gettito. Nel senso che quel che tagliamo ad alcuni dovremo recuperarlo aumentando la tassa ad altri. Se, per esempio, Parisi volesse, come dice, ridurre gli oneri alle famiglie con uno o più figli, dovrà indicare contemporaneamente a chi far pagare la maggiorazione: ai pensionati che, è di tutta evidenza, non hanno figli a carico? O a chi possiede case popolari, quelle di categoria A4 A5 e A6, per le quali l’esenzione è totale?”.

“Concludendo – chiude la nota -, considerato anche come il Consiglio comunale potrebbe decidere in materia solo tra un anno, questo tema non è affatto percorribile. Lavoriamo invece tutti insieme, Amministrazione,Consiglio comunale, Parti sociali, per il rilancio d

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