Continui l’operazione “I Treni del Gol” che ha visto coinvolti che ha visto coinvolti il presidente del Calcio Catania, Antonino Pulvirenti e l’Amministratore delegato, Pablo Gustavo Cosentino, per i quali è stato adottato il provvedimento di “Divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive”.

Oggi la Questura di Catania ha reso noto che è stato dato “l’avvio del procedimento amministrativo”, propedeutico all’emissione di analogo provvedimento di DASPO, a carico di ARBOTTI Fernando Antonio, DELLI CARRI Daniele, DI LUZIO Piero, IMPELLIZZERI Giovanni Luca, MILOZZI Fabrizio, tuttora sottoposti agli arresti domiciliari.

Tale provvedimento interdittivo trova pieno fondamento nel reato di associazione per delinquere finalizzata alle frodi sportive, reato contestato dalla locale Procura della Repubblica, ed introdotto dall’art. 2 del D.L. 119/2014 che, nello specifico, modifica per l’appunto l’art. 6 comma 1 della L. 401/89 (norma di carattere generale che consente al Questore l’emissione del provvedimento del Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive), con il seguente inciso: “… nei confronti delle persone che risultano denunciate o condannate anche con sentenza non definitiva nel corso degli ultimi cinque anni per … uno dei delitti contro l’ordine pubblico … di cui al libro II, titolo V …” (ambito normativo che compendia la fattispecie di cui all’art. 416 C.P.).

Giova evidenziare che a seguito dei predetti fatti giudiziari che hanno coinvolto, come detto, oltre a Pulvirenti Antonino, anche i vertici della Società Calcio Catania, si è registrato a livello mediatico nonché sul web, un imponente e preoccupante coinvolgimento di persone, sfociato finanche, in data 20.06.2015, in una manifestazione/corteo di protesta, che ha visto sfilare per le vie del centro della città circa 2500 persone, inneggianti vibranti cori di disappunto contro Pulvirenti ed altri dirigenti del Calcio Catania coinvolti nella suddetta vicenda giudiziaria.

Proprio alla luce del diffuso malcontento registrato in seno alla tifoseria locale, si ritiene che la semplice presenza di Pulvirenti Antonino, negli impianti sportivi ove si esibisce la squadra del Catania Calcio, possa rappresentare un concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica di quei luoghi, pertanto, al fine anche di preservare Pulvirenti Antonino e Cosentino Pablo, nonché tutti gli altri soggetti coinvolti nella nota vicenda giudiziaria, da concreti rischi per la propria incolumità che il Questore ha adottato siffatto provvedimento.

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