Il vicesindaco Consoli, “Vogliamo stabilire se esisteva un ‘sistema’ che, negli anni passati, portava a modificare i verbali dei Vigili urbani come affermato alla stampa da uno di essi, rinviato a giudizio. La vicenda risale a prima del 2011, quando non eravamo ancora alla guida della città, ma la consideriamo ugualmente grave e preoccupante e vogliamo garantire ai cittadini la massima trasparenza”

“Vogliamo garantire la massima trasparenza e chiarezza sulle informazioni riguardanti il Comune per i Catanesi, per questo il sindaco Bianco ha dato disposizione di avviare un’indagine interna per stabilire se esisteva un ‘sistema’ che, negli anni passati, portava a modificare i verbali dei Vigili urbani come affermato alla stampa da uno di essi, rinviato a giudizio”.
Lo ha detto il vicesindaco di Catania Marco Consoli parlando della vicenda dei verbali “taroccati” portata alla luce da “Live Sicilia”.
“Risale – ha detto Consoli – a prima del 2011, quando non eravamo ancora alla guida della città, ma la consideriamo ugualmente grave e preoccupante. Per quanto ci riguarda, dal nostro insediamento abbiamo intensificato i controlli rendendo, grazie alla tecnologia, più trasparente la procedura: oggi i verbali, appena giunti in ufficio, vengono immediatamente scansionati e qualsiasi modifica a penna risulti sull’originale viene verificata chiedendo spiegazioni a chi li ha redatti”.
“Dalle stesse dichiarazioni – ha aggiunto Consoli – rilasciate alla stampa dal vigile rinviato a giudizio, peraltro, risulta che il ‘sistema’ di ritoccare i verbali risalisse al periodo in cui la Sostare utilizzava le ganasce, ossia fino al maggio del 2013, prima che a Catania si svolgessero le elezioni comunali. Oltre all’indagine interna è stata disposta l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti del Vigile”.

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