

Il 19 luglio Catania li ha voluto ricordare piantando, nell’Area Verde di Via Fimia 35 (zona Vulcania), tre alberi simbolo di memoria e di riconoscenza per un grande uomo che si è dedicato alla lotta contro la mafia. Ed oggi lui insieme a Falcone sono il simbolo di questa lotta. Nei tre alberi, tra cui un carrubbo, sono state poste le targhe intestate a Palo Borsellino, alla moglie Agnese Piraneo Leto Borsellino e a Rita Adria, figlia di una famiglia mafiosa di Partanna, testimone di giustizia, aveva 17 anni quando si gettò dalla finestra appena seppe della strage di via D’Amelio. L’iniziativa è stata promossa dalla III Municipalità del Comune di Catania e dal suo presidente Paolo Ferrara, che ha coinvolto il Comune per bonificare l’area, da tempo degradata e piena di erbacce e di rifiuti. “Tutto nasce – spieg il giornalista Lucio Di Mauro – da un servizio giornalistico dove si denunciava il degrado del parco di Via Fimia. Il presidente della Municipalità Paolo Ferrara si è subito adoperato per ripulire la zona ed è da lì che poi è nata l’idea di questo evento. Ci siamo riusciti grazie anche alla collaborazione degli abitanti della zona, di diverse associazioni oltre che ovviamente del Comune di Catania”.



All’eveto è intervenuto l’Assessore all’Ambiente, Ecologia e Sicurezza del Comune di Catania, Fabio Cantarella, il presidente dell’Associazione Antimafia e legalità, Enzo Guarnera, e i responsabili di diverse associazioni appartenenti al mondo del sociale, dello sporto e dell’università.