CATANIA – L’uomo Luigi Rizzo, prima di diventare un eroe della Marina Militare italiana. Studente modello, ragazzo generoso, uomo innamorato, militare equilibrato, con grande senso del dovere e del rispetto. Nel bel romanzo “La laguna taceva” (Armenio Editore) l’autrice Graziella Lo Vano presenta una fase della vita di Luigi Rizzo privata e, per questo, poco conosciuta. Lontana non solo temporalmente dall’impresa di Premuda, che diede una svolta positiva verso la fine vittoriosa del primo conflitto mondiale.

Elegante e significativo il contesto storico dei primi anni del Novecento, le fasi che precedono la Grande guerra, la poliedrica personalità di Luigi Rizzo, uomo d’armi e di cultura, deciso e sensibile al tempo stesso, innamoratissimo della sua Giuseppina Marinaz, così come lo ha descritto la figlia Mina nelle lunghe conversazioni con l’autrice, originaria di Milazzo, come l’ammiraglio Rizzo. Il romanzo è stato presentato al Palazzo della Cultura su iniziativa del Comune di Catania e del Gruppo “Ammiraglio Antonino Toscano” di Catania dell’Associazione Nazionale marinai d’Italia.
L’opera, corredata da diverse foto dell’epoca raffiguranti la famiglia Rizzo – Marinaz, è stata presentata dalla stessa autrice, con letture di Francesco Longhitano e filmati d’epoca. Il cav. Michele Russo, presidente del Gruppo di Catania dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, il giornalista Leonardo Lodato, capo servizio delle pagine cultura del quotidiano La Sicilia, e l’assessore comunale alla Cultura, Barbara Mirabella, si sono soffermati sui vari aspetti: Rizzo marinaio ed eroe, il valore della memoria e l’attività culturale dello stesso Rizzo promossa all’estero, moderati al giornalista, e componente del direttivo ANMI di Catania, Daniele Lo Porto.

 

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