Di Monica Colaianni – Da giorni la Base di Sigonella è impegnata nell’Operazione SIV la missione del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per l’evacuazione sicura di cittadini afghani richiedenti del visto speciale di immigrazione e di altri soggetti vulnerabili. L’operazione è stata organizzata dalla Marina USA in collaborazione con il Dipartimento di Stato Americano e con il supporto dell’Aeronautica militare italiana, comando Aeroporto di Sigonella, e del governo italiano. La NAS Sigonella sta fungendo da luogo di transito per gli sfollati afghani prima del loro successivo viaggio verso gli Stati Uniti.


“Il nostro ringraziamento va all’Aeronautica Italiana che ha contribuito in maniera significativa alla riuscita di questa operazione umanitaria ma anche a tutta la comunità di Sigonella che si è impegnata per ottenere questo grande risultato”, dice il Ministro Consigliere per gli Affari Politici dell’Ambasciata Americana di Roma, Kimberly C. Krhounek.
“Sono stati spostati migliaia di sfollati afghani – spiega il Contrammiraglio Christopher “Scotty” Gray, Commander Navy Region Europe, Africa, Central- e siamo pronti ad accoglierne altri fino a quando sarà necessario”.
Le persone evacuate dall’Afghanistan sono soprattutto persone, richiedenti visto speciale per immigrati e persone vulnerabili, che hanno lavorato per il Governo degli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq per almeno due anni.
Oltre a intere famiglie vi sono anche due minori non accompagnati, due ragazzini di 14 e 16 anni che non appena giungeranno in America verranno affidati ad un’agenzia specializzata che si occuperà di loro e provvederà ad un eventuale adozione.


Secondo gli accordi con il Governo italiano gli afghani giunti a Sigonella potranno sostare circa quattordici giorni per poi essere trasferiti negli Stati Uniti. Alla base di Sigonella nello specifico transiteranno circa quattromila/cinquemila persone. I primi afghani arrivati alla Base sono stati trasferiti nelle zone di Washington e di Philadelphia.
“La base di Sigonella – dice il comandante del 41° Stormo e dell’Aeroporto Aeronautica Militare di Sigonella, Colonnello pilota Howard Lee Rivera – è stata resa disponibile dal governo italiano per consentire la sosta e il transito del personale evacuato dall’Afghanistan dagli americani. Non appena atterrano all’Aeroporto di Sigonella gli viene immediatamente dato un supporto idoneo e confortevole sia dal punto di vista dell’accoglienza, fornendo loro viveri, vestiti e giochi per i più piccoli, sia dal punto di vista sanitario”.

Da Destra: Capitano di Vascello Kevin Pickard,
Contrammiraglio Christopher “Scotty” Gray,
Ministro Consigliere Kimberly C. Krhounek ,
Colonnello pilota Howard Lee Rivera

“Attualmente sono arrivati circa una ventina di voli – continua il Comandante Rivera – e da Sigonella verso l’America ne sono partiti circa 4 /5. È un’attività abbastanza intensa. Gli Stati Uniti sta movimentando circa 120/125mila persone e proprio per questo elevato numero non sono stati previsti voli diretti che dall’Afghanistan atterrassero negli Stati Uniti, infatti gli aerei sono stati dirottati in diversi aeroporti come ad esempio quello del Kuwait, del Qatar ed aeroporti europei e solo successivamente avviene lo smistamento. Per tale operazione la Base di Sigonella è assolutamente idonea per accogliere un consistente numero di persone”.
Nella Base sono stati predisposti anche i controlli per i Covid e le persone trovate positive vengono trattate secondo le normative vigenti nel nostro Paese, infatti sono state allestite delle aree specifiche di isolamento per la quarantena e per il monitoraggio dei positivi.

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