Di Pina Mazzaglia – Fotografia, letteratura, giornalismo, workshop. Ma soprattutto tanto scambio culturale tra chi condivide le stesse passioni. Tutto questo è il Med Photo Fest, il Festival fotografico cresciuto anno dopo anno, sempre migliorando la qualità della proposta e l’importanza degli autori partecipanti. ‘’Tale successo – spiega Vittorio Graziano, direttore artistico del Festival – è legato essenzialmente alla collaborazione, oramai consolidata negli anni, degli enti pubblici e privati come l’Università degli Studi di Catania e la Diocesi di Caltagirone che hanno concesso i loro spazi espostivi come il prestigioso ex-Monastero dei Benedettini, nonché le splendide sale del modernissimo Museo Diocesano calatino. Da diversi anni, inoltre, abbiamo stretto un forte contatto di collaborazione con l’elegante Fototeca Siracusana’’.

Nelle ultime edizioni il Festival si è occupato di ambiente, di immigrazione, del concetto di famiglia e di altri temi caldi e spesso controversi della nostra epoca. Il tema di quest’anno, ‘’Storie di donne e varia umanità’’ ha sondato gli aspetti più reconditi della condizione umana, ognuno con la sua specifica storia, sui quali gli autori hanno sviluppato una serie di considerazioni ponendo in risalto le diverse analisi. Una riflessione fruibile per il grande pubblico, gradevole alla vista, ma che ha avuto in sé un contenuto forte e attuale, risultato di una critica costruttiva sul mondo in cui viviamo. ‘’Questa tredicesima edizione espositiva – continua Graziano – si è svolta in contemporanea con l’attuale fase di rinascita culturale post-Covid. Per noi, è stato doveroso organizzare e portare a compimento una serie di grosse e importanti mostre di autori nazionali e internazionali come quella del Maestro Vasco Ascolini, al quale abbiamo assegnato il Premio Mediterraneum 2021 , e di altri autori italiani e stranieri che sono intervenuti, come Madame Pagu dal Brasile, Aurora Rosselli dagli Stati Uniti, Sensi Lorente dalla Spagna e gli autori italiani Anna Maria Colace, Saro Di Bartolo, Patrizia Galia, Lisa Bernardini, Marina Rossi, Francesco Faraci, Bruna Coniglia, Corrado Di Mauro e Suryene Ramaget. Assenti giustificati, date le difficoltà operative dovute alla presenza della pandemia, il russo Pavel Apletin e il brasiliano Lucas Gibson’’.

Parlare di fotografia oggi significa parlare inevitabilmente di molteplici mezzi espressivi, significa uscire dal linguaggio fotografico tradizionale e affacciarsi su altri mondi, confrontarsi con linguaggi che si sovrappongono in continuazione e che unendosi creano una vera e propria storytelling. Per il 2022 il Med Photo Fest ha in programma un’edizione speciale dedicata esclusivamente alla grande fotografia contemporanea brasiliana. ‘’Considerando che – conclude Vittorio Graziano – anche per il prossimo anno saremo presenti alle letture dei portfolio organizzate nell’ambito del Festival fotografico di Porto Alegre, Festival Internazionale gemellato per il terzo anno consecutivo con il Med Photo Fest, abbiamo deciso di realizzare un’edizione speciale dedicata esclusivamente al Brasile. Negli anni ‘80 facevo parte del Foto Cine Clube Bandeirante, il circolo fotografico più importante, in quell’epoca, dell’America latina, dove sono nati ed esplosi autori di grande spessore, come il grande Sebastiao Salgado, oggi considerato il fotografo più importante in giro per il mondo. L’obiettivo è quello di portare alcuni fotografi brasiliani (Salgado compreso) nonché quello di ampliare e far conoscere le novità esplose in questi ultimi tempi’’. Un Festival, dunque, dedicato totalmente all’arte dell’incontro, come il grande Vinicius de Moraes recitava nelle sue indimenticabili strofe poetiche.

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »