Le cronache di questi tempi raccontano spesso di migliaia di disperati, provenienti dal mare, che cercano aiuto nel nostro paese arrivando nelle nostre coste, ma a volte avviene il contrario. Avviene che gente “venuta dal mare” si metta a disposizione dei meno fortunati, appartenenti alle nostre comunità, per dare a noi una mano d’aiuto.
E’ proprio quello che è accaduto la scorsa vigilia di Natale quando un gruppo di circa trenta marinai americani provenienti dall’incrociatore della Marina USA, USS Carney, in sosta tecnica per un paio di giorni presso il porto di Augusta, ha effettuato un progetto di solidarietà presso la casa di beneficenza “Regina Pacis Onlus,” ubicata nei pressi dell’Aeroporto di Catania. L’evento è stato organizzato nell’ambito del progetto “Community Relations” della base della Marina USA di Sigonella (NASSIG) diretto dal Responsabile Relazioni Esterne della base NASSIG Alberto Lunetta.2
“Questi eventi sono un vero e proprio fiore all’occhiello del nostro attivissimo programma di prossimità e solidarietà presso le comunità locali. Come avviene in tutto il mondo, le navi della nostra flotta ci contattano prima di arrivare in porto tramite il loro cappellano, proponendosi per un progetto di volontariato nel corso della loro sosta siciliana e noi glielo organizziamo” spiega Lunetta.
Un’attività che rientra infatti nella “normale routine” dei progetti di volontariato civico della base americana che effettua circa 200 interventi di solidarietà l’anno, ma che sorprende perché viene svolta da militari americani che non sono di stanza a Sigonella e spesso provengono da estenuanti mesi di navigazione.
“Succede praticamente da sempre, l’anno scorso, sempre nel periodo natalizio abbiamo organizzato, per altre nostre navi, alcuni progetti presso alcune case famiglia di Mascalucia e, l’anno precedente abbiamo fatto un progetto presso la Scuola Cavour di Catania”, aggiunge Lunetta.1
Nel corso della mattinata, in un paio di ore, i militari a stelle e strisce, “capitanati” dal loro cappellano militare Andrew Hoyle, hanno installato una recinzione, verniciato una ringhiera e rimosso detriti nel terreno della struttura, per creare un’area di allevamento biologico di elicicoltura (allevamento di lumache destinate alla ristorazione e per usi farmaceutici/cosmetici). L’allevamento verrà gestito da disabili, i quali avranno così la possibilità di essere coinvolti in esercizi di uso delle mani per racogliere le lumache, la cui bava che ha molti usi in cosmesi per le sue proprietà idratanti, lenitive e rigeneranti, nonchè in medicina.
3“Questo progetto di solidarietà ha dato la possibilità ai miei marinai di lavorare sodo ed in team per una buona causa, godendo dell’incantevole scenario dell’Etna e degli alberi di arance. L’ospitalità della direzione della casa di accoglienza poi è stata eccezionale. Abbiamo gustato le meravigliose arance locali ed i cibi tradizionali siciliani. Al ritorno sulla nave, i volontari erano estasiati”, ha detto, a fine progetto, il Cappellano Hoyle.
Il cacciatorpediniere lanciamissili della classe “Arleigh Burke”, USS Carney (DDG 64) sta conducendo missioni di pattugliamento marittimo di routine nell’area operativa della Sesta Flotta della Marina USA ovvero l’area mediterranea, a sostegno degli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America in Europa.
E’ interessante segnalare che, proprio in occasione della sosta tecnica in Sicilia, lo scorso 25 dicembre, due giovanissimi sottufficiali a bordo della USS Carney hanno ricevuto una telefonata del Presidente Obama che ha rigraziato loro e tutto l’equipaggio per l’eccezionale servizio svolto per il loro paese.

La foto ritrae il sottufficiale  Syed Balkhi, uno dei due militari che hanno ricevuto la telefonata del Presidente. Balkhi,  proveniente da  West Palm Beach in Florida ed attualmente in servizio a bordo della USS Carney, si è già distinto, nonostante sia in servizio da soli quattro anni e mezzo, come uno dei migliori tecnici specializzati in impianti di propulsione navale della Marina USA/Foto US Navy
La foto ritrae il sottufficiale Syed Balkhi, uno dei due militari che hanno ricevuto la telefonata del Presidente. Balkhi, proveniente da West Palm Beach in Florida ed attualmente in servizio a bordo della USS Carney, si è già distinto, nonostante sia in servizio da soli quattro anni e mezzo, come uno dei migliori tecnici specializzati in impianti di propulsione navale della Marina USA/Foto US Navy

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