Oggi Sanmonica-colaiannita Croce Camerina dà l’ultimo saluto al piccolo Loris Andrea Stival, ucciso il 29 novembre nel piccolo paese del Ragusano.

Una morte inspiegabile che, a detta degli inquirenti, sarebbe stata provocata dalla stessa madre Veronica Panarello che, rinchiusa nel carcere di Catania, grida la sua innocenza.

Non sappiamo se sia stata veramente lei o qualcun altro a strappare alla vita una piccola creatura indifesa e senza nessuna colpa.

L’unica cosa certa è che qualcuno ha voluto mettere fine alla sua esistenza, in maniera brutale degna solo di un essere senza scrupoli, cinico e senza un minimo di coscienza.

Tutti puntano il dito sulla madre e anche Davide suo marito non le crede più.

Ancora non ci sono prove contro di lei ma sembra che già sia stato emesso il verdetto di colpevolezza. Tutti i riflettori sono puntati su questa triste vicenda e, purtroppo, anche dal punto di vista mediatico forse si sta facendo già un processo in diretta. Per non parlare poi delle “sceneggiate” trasmesse in tv come quella “ideata” nella trasmissione della D’urso, dove la sua inviata Alessandra Borgia, finge di incontrare casualmente il cacciatore Orazio Fidone, l’uomo che ha trovato il cadavere di Loris. Una sceneggiata smascherata da Striscia La Notizia. Una vera e propria penosa pantomima.

Ma ancora movente, certezze, prove schiaccianti, non ce ne sono, ancora Veronica non è stata dichiarata colpevole. E se non fosse stata lei?  A detta di tutti era una madre esemplare, allora se fosse stata lei cos’è successo per fare scattare questa follia omicida? Perché lo avrebbe ucciso? Tante sono le domande cui dare una risposta e alle quali gli inquirenti stanno lavorando.

Intanto non sarebbe meglio lasciare nel suo dolore questa famiglia e aspettare che la giustizia faccia il suo corso? Sicuramente il colpevole, chiunque esso sia, dovrà prima o poi (e speriamo prima che poi) fare i conti non solo con la giustizia ma anche con la sua coscienza, sempre se ne ha una.

L’unica cosa che dovremmo fare è chiedere scusa al piccolo Loris, perché il suo omicidio è frutto anche di una società dove i valori ormai sono messi da parte, dove l’”Orco” è sempre in agguato pronto a colpire la sua preda e forse, a volte, potremmo fermarlo ma spesso chiudiamo gli occhi o facciamo finta di non accorgerci di quello che ci sta attorno.

Ciao piccolino ora sei lassù in cielo dove nessuno ti potrà fare altro male, angelo tra i tanti angeli che come te sono stati strappati alla vita troppo presto.

Di admin

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