Il Rotary Club Catania Ovest ha ospitato sulla piattaforma zoom, lo scorso 20 novembre, un incontro virtuale sul tema: “Violenza di genere …quali percorsi efficaci per contrastarla”.

Durante l’incontro, dopo i saluti del Presidente Gina Occhipinti, si sono confrontati il Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Catania dott.ssa Maria Scavo, che ha trattato del fenomeno con riguardo alle iniziative di tutela in materia penale e la dott.ssa Anna Agosta Presidente del Centro Antiviolenza Thamaia che ha invece discusso dell’argomento dal punto di vista sociologico con riferimento alla situazione locale.

La dott.ssa Scavo ha spiegato che nel mondo esistono ancora diverse forme inquietanti di violenza nei confronti delle donne (mutilazioni genitali, aborto selettivo, matrimoni coercitivi, privazione del diritto di studio, sfregio del volto, ecc.) che, fortunatamente, dal 2019 sono anche perseguibili in Italia anche se i residenti italiani si trovano all’estero.

Il tema della violenza sulle donne – ha spiegato la dott.ssa Scavo – è purtroppo ancora affrontato nelle aule di tribunali a sfavore della donna che viene rappresentata come una persona di facili costumi che, in parole povere, si è addirittura meritata l’atto di violenza. È quindi auspicabile un cambiamento culturale che faccia capire, soprattutto agli uomini sin dalla loro giovane età, che la violenza non è mai un “raptus” causato da un comportamento sbagliato della donna, bensì solo “un atto violento che nasce da un’errata cultura patriarcale che vede la donna come un oggetto di proprietà del proprio marito o partner”, ha concluso la dott.ssa Scavo.

La dott.ssa Agosta ha illustrato le attività dell’Associazione Thamaia, costituitasi nel 2001 (una ONLUS) la cui finalità è quella di promuovere e favorire una migliore qualità della vita delle donne e dei minori che vivono condizioni di violenza e maltrattamento familiare. L’Associazione, ha spiegato la dott.ssa Agosta, svolge costantemente un lavoro di sensibilizzazione ed informazione rivolto alla cittadinanza, ma anche agli operatori dei servizi socio-sanitari, delle Forze dell’Ordine, ed alle scuole affinché essi riescano ad indentificare precocemente gli indicatori della possibile violenza per contrastarla immediatamente.

Dopo le relazioni degli illustri ospiti, è seguito un interessante dibattito che ha visto protagonisti i ragazzi dell’Interact e i soci Alberto Lunetta, Linka Zangara e del Presidente Occhipinti. I temi affrontati hanno riguardato, il dramma della chiusura dei centri antiviolenza e delle case d’accoglienza per mancanza di fondi e le problematiche relative all’iter giudiziario delle denunce delle vittime.

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